Bianchi Infinito CV - CyclingON

Vai ai contenuti

INNOVAZIONE INFINITO

Presentata l’anno scorso in occasione delle "Classiche del Nord", la Bianchi Infinito CV, si presenta come una bicicletta ricca di contenuti tecnologici ed innovativi.
L’innovazione, appunto, è nata dalla collaborazione di Bianchi con l’americana Materials Sciences Corporation, e si chiama Countervail®  Vibration  Cancelling  Technology (tecnologia brevettata). Si tratta di un sistema integrato per abbattere le vibrazioni.
Le premesse sono una garanzia: i test sono stati sviluppati in ambito aerospaziale per applicazioni della NASA. Il materiale viscoelastico Countervail, con la studiata disposizione delle fibre di carbonio, è integrato all’interno della struttura del telaio della Infinito CV ed elimina le vibrazioni, incrementando allo stesso tempo la rigidità e la robustezza dell’intero telaio.
I vantaggi che la storica azienda di Treviglio ha conseguito con l’introduzione della tecnologia sono: aumento del controllo e della guidabilità del mezzo con carichi di vibrazioni normali ed estremi, diminuzione dell’ affaticamento muscolare e maggior risparmio energetico durante lunghe uscite (studi scientifici dimostrano che una lunga esposizione alle vibrazioni, normalmente assorbite dal corpo del ciclista, provoca affaticamento muscolare con conseguente disagio per il ciclista stesso a discapito della prestazione - "Journal of Sciences and Medicine") , aumento della rigidità e del picco di potenza sulle lunghe distanze.
Il sistema Countervail permette di superare i miglioramenti marginali consentiti dai tradizionali trattamenti per migliorare l’assorbimento delle vibrazioni e l’inserimento di iso plastici nella struttura del telaio: il materiale viscoelastico è integrato all’interno della struttura in carbonio.
Questa tecnologia innovativa è applicata principalmente nella forcella e nel carro posteriore del telaio.
La Infinito CV si colloca nel segmento biciclette da corsa Endurance, combinando la tecnologia Countervail  al design di geometrie identificate da Bianchi con la sigla "C2C" (Coast to Coast).  In sintesi, le caratteristiche principali di tale impostazione sono il tubo sterzo rialzato (per ridurre lo stress che grava su collo e braccia), un carro posteriore più lungo (per aumentare fluidità), con conseguente allungamento del passo (per garantire maggiore stabilità e comfort).
Nel carro posteriore, inoltre, è stata introdotta la tecnologia BAT (Bianchi Active Technology), che consente di ottenere livelli di rigidità differenti in risposta al variare di sollecitazioni e carichi. Questi accorgimenti, uniti all’ elevata rigidità torsionale del movimento centrale durante la pedalata, consentono alla Infinito egregie performance, all’altezza dei modelli più racing.
Per vocazione e progetto, la Infinito CV mira dunque ad offrire il giusto confort durante le lunghe uscite. I test di laboratorio condotti da Bianchi, dimostrano che le vibrazioni ad alta frequenza sulla Infinito CV sono ridotte di circa il 75% rispetto ad un telaio in carbonio realizzato con tecnologia tradizionale.Alla riduzione delle vibrazioni concorre senza dubbio anche il particolare profilo dei tubi: il tubo orizzontale, dalla sagoma slanciata, è raccordato verso lo sterzo conico, anch’esso di forma particolare ed elegante. Il tubo obliquo ha un generoso diametro per tutta la sua lunghezza, così come i foderi ed il movimento centrale Press-Fit BB30.
Anche il reggisella di diametro maggiorato a 30.8m, porta il contributo alla causa, aiutando a dissipare le vibrazioni.
Infine, interasse e foderi allungati permettono decisamente maggior comfort (smorzano le vibrazioni prima che raggiungano la sella) e stabilità della bici all’aumentare della velocità.
La struttura del telaio della Infinito CV consente di montare pneumatici di sezione ampia, fino a 28mm: una bella possibilità per incrementare ulteriormente il comfort ed il grip.
La forcella anteriore ha un look decisamente accattivante, grazie al profilo aerodinamico (peso minore di 400 g).
Il telaio Infinito CV è progettato da Bianchi a Treviglio ma realizzato a Taiwan. In Italia, poi, viene verniciato, rifinito ed assemblato. La struttura risulta così rinforzata nella zona del movimento centrale, sterzo e tubo obliquo, sottile nei foderi obliqui del carro dove è importante essere filante e particolare in punti  "tattici" quali forcella e tubo orizzontale.
Al di là di tutta questa tecnologia, veniamo alla declinazione negli aspetti concreti, ovvero le sensazioni che si hanno pedalando sulla Infinito CV. Possiamo definire la nostra prova un long term test, infatti abbiamo utilizzato la bici per 4 mesi (Settembre-Dicembre 2014), incontrando pressoché tutte le condizioni climatiche e testandola sui fondi quasi mai perfetti delle nostre strade. Le uscite hanno avuto durata massima di circa 4h.
Tutti gli accorgimenti progettuali non mortificano l’impatto visivo, infatti la bici è molto "stylish" e salta subito all’occhio che si è al cospetto di un mezzo "particolare", sia dal punto di vista tecnico che del design.
Teniamo subito a precisare che ciò che colpisce davvero della Infinito CV è la confidenza pressoché immediata che trasmette, essendo sempre sincera e maneggevole, anche e soprattutto nelle curve a velocità sostenuta (come, ad esempio, in discesa), spesso su fondi dissestati.
Leggendo le considerazioni precedenti, qualche maniaco della reattività potrebbe dubitare del fatto che qualche componente della bici sia troppo morbido o soggetto a flessione; sgombriamo subito il campo da tale paura: garantiamo che quando si accelera il telaio risponde prontamente, la reattività si sente, eccome. Infatti, non c'è   mancanza di   rigidità, nemmeno sull’anteriore quando si carica sul manubrio ,  né vi è alcuna   flessione  percepita  o   scricchiolio  del  movimento centrale.
Un altro fattore ad elevato impatto durante la pedalata è il silenzio: nessun rumore, nemmeno minimo, fatto che contribuisce ulteriormente a trasmettere una sensazione di piena scorrevolezza.
Le ruote Fulcrum Racing Speed XLR Dark Label in carbonio, aventi profilo da 50 mm, sono utilizzate anche dai professionisti (peso dichiarato per la coppia: 1.324 grammi, senza sganci rapidi). Specifiche per tubolari, hanno mozzi con corpo in carbonio, 18 raggi radiali all’anteriore e 21 al posteriore, flangia oversize e incrocio in seconda sul lato ruota libera. Francamente danno il meglio quando si superano i 30-35 km/h, avendo alto profilo in carbonio, ma sono belle pronte anche per l’andatura sui pedali in salita e notevoli nel garantire comfort e scorrevolezza. Unico neo: soffrono un pochino il vento laterale e le alte velocità nelle discese "aperte".
I freni Chorus Skeleton sono potenti, non presentano la comoda levetta di apertura, ma c’è la possibilità di “aprire” il corpo freno agendo sul perno posizionato a lato delle leve.  I pattini Campagnolo di serie, specifici per cerchi in carbonio, garantiscono una frenata lineare e progressiva, mai brusca o a singhiozzo. La frenata è potente ed accompagnata da un piacevole sibilo, che diventa stridio solo tirando le staccate o nelle frenata prolungate in discesa.
I tubolari Veloflex Arenberg con sezione da 25 mm garantiscono grip, scorrevolezza e comfort (utilizzati da noi alla pressione di gonfiaggio attorno alle 6,5-7 atm). Per questo modello è mitigato anche il punto debole dei tubolari, ovvero la capacità di mantenere inalterata la pressione: hanno infatti resistito alla pressione di gonfiaggio per circa una settimana. La scorrevolezza è evidente nei tratti in pianura alla velocità di crociera, ma anche percorrendo salite pedalabili.
Il gruppo trasmissione meccanico Campagnolo Chorus (11 velocità) è silenzioso e mai ruvido, anche sotto pressione, solo leggermente più restio alla risalita della catena sui pignoni. Leve freno, pedivelle e corpo cambio posteriore sono in carbonio, il resto è in alluminio.
La semplice pressione del comando destro determina la scalata di un singolo pignone, mentre una pressione prolungata verso il fine corsa fa scendere la catena fino a tre pignoni.
Nelle nostre uscite non è mai entrato in funzione il "chain catcher", accessorio che consigliamo sempre per evitare il risucchio della catena ed i fastidiosi graffi del telaio.
Non ci troviamo particolarmente a nostro agio con l’utilizzo della sella Fizik Aliante, ma…chi va in bici lo sa: non esiste nulla di più soggettivo del feeling che si ha con la sella.
La posizione di guida è comoda, alla ricerca del comfort con il busto leggermente rialzato, in modo che non si affatichi la schiena e non si percepisca quella fastidiosa sensazione di peso sui polsi.
Il comportamento di smorzamento delle vibrazioni è senz’altro percepito, in particolare sui fondi dissestati degli accidentati percorsi sulle nostre strade o sui pavé dei centri storici, per i quali la Infinito CV è stata progettata e sui quali diventa favolosa, non perdendo mai la direzionalità e la scorrevolezza.
Dicevamo anche della reattività: la risposta è pronta, sia in progressione che in fase di rilancio, anche grazie al  movimento centrale abbondante e alle ruote Fulcrum.
Una curiosità: abbiamo fatto provare la Infinto CV anche ad un ciclista legato alla tradizione dell’acciaio…risultato: non voleva più separarsene e vuole passare al Countervail!
Nella stagione agonistica 2014, la Infinito CV è stata utilizzata dai professionisti del Team Androni e del Belkin Cycling Team, nelle Classiche del Nord, in alcune tappe del Giro d’Italia e del Tour de France (vittoria di Lars Boom nella quinta tappa del Tour de France da Ypres ad Arenberg, con sette settori di pavé).Configurazione Bicicletta del Test: Infinito CV Campagnolo Chorus 11v Compact
Telaio:  C2C INFINITO CV Carbon monoscocca,  misura del telaio in prova: 53 cm
Peso bicicletta completa: ferma l’ago della bilancia sui 7,2 kg, pedali compresi (Speedplay Zero).
Altezza e peso del tester: 178 cm, 64 kg
Colori disponibili:  KK - Nero/Ck Celeste e  CK - Celeste lucido  
Passaggio cavi: interno
Finitura: carbon UD
Forcella:  C2C FULL CARBON-CV - 1,1/8" - 1,5"
Sterzo: Fsa Orbit C-40-ACB
Comandi: Campagnolo Chorus Ultra Shift 11s Ergopower
Guarnitura: Campagnolo Chorus Ultra-Torque CT Carbon 11s Compact 50-34
Movimento centrale: Ultra Torque OS-Fit
Pignoni: Campagnolo Chorus 11v (12-13-14-15-16-17-19-21-23-25-27)
Freni: Campagnolo Chorus SKELETON
Ruote : Fulcrum Racing Speed XLR Dark Label, carbonio con profilo 50 mm, per tubolari
Tubolari: Veloflex Arenberg, 700x25 mm
Attacco: Fsa SL-K
Piega: Fsa SL-K Compact Carbon
Reggisella: Fsa SL-K Carbon
Sella: Fi'zi:k Aliante Gamma
Misure disponibili:  47-50-53-55-57-59-61-63 cm
La Infinito CV può essere equipaggiata con i gruppi elettronici o meccanici, disponibile anche con la nuova generazione di freni a disco idraulici per biciclette da strada.
Prezzo: 4.490 € con le ruote Fulcrum Racing Quattro (+ 1.350 € con le nuove Fulcrum Racing Zero Carbon, + 1.900 € con le Fulcrum Racing Speed Xlr).


Info: http://www.bianchi.com




Le immagini e i testi possono essere riprodotti solo in parte citandone la fonte e l'autore oppure possono essere stampati solo per utilizzo personale e non a fini di lucro.
La citazione degli articoli e dei testi su altri siti è permessa purché non siano riprodotti totalmente e  sia presente un link che rimandi al testo originale.
Le immagini, tuttavia, possono essere linkate o scaricate per essere caricate su altri siti a patto che se ne rispetti l'integrità senza rimuovere il watermark www.cyclingon.com

Cycling ON è ideato e gestito da Tommaso Maggiolini
Privacy Policy
Torna ai contenuti